1.6.12

Territorio

La vita nelle Alpi

L'arco alpino è un'area geografica ed antropica sulla quale convergono tre grandi ceppi
linguistici: quello latino, quello germanico e quello slavo. Più del 40% della popolazione
alpina è di lingua tedesca, il 35% di lingua italiana, il 20% di lingua francese ed il 5% di
lingua slovena. Ma nelle Alpi oltre alle lingue ufficiali si contano centinaia di lingue
minoritarie e di dialetti. Comprendere   il territorio alpino non può prescindere dalle
lingue e dalle culture che lo popolano: oltre ad un patrimonio di biodiversità, le Alpi
costituiscono un patrimonio di lingue e di cultura da tutelare.

Svizzera e Italia condividono rappresentata da circa il 40% dell’insieme della superficie
delle Alpi, mentre la loro popolazione costituisce circa il 45% del totale della
popolazione alpina. Inoltre, oltre un quinto dell’arco alpino si snoda lungo la frontiera
che separa i due Stati, estendendosi dalla regione del Gran San Bernardo  a quella dello
Stelvio, passando da quelle del Sempione  e dello Spluga .

Le relazioni culturali, storiche, artistiche, economiche e sociali fra le due realtà
confinanti della Valchiavenna e del Canton Grigione sono di lunga data e sono state nel
tempo particolarmente intense e significative, sebbene non prive, a volte, di conflitti e
lacerazioni.

Le due realtà furono, dal punto di vista politico e sotto il profilo economico, simili per
quanto riguarda la loro natura, caratterizzata da un’accentuata dall’assenza di centri
urbani importanti e dall’assoluta prevalenza del momento agricolo, e complementari per
quanto riguardò invece le produzioni, che comprendevano tra l’altro nel sud delle Alpi il
vino, bene oggetto di costante ricerca, i distillati e le castagne.  I rapporti fra le due
aree  divennero più intensi dopo la riunificazione dei due territori dal punto di vista
politico.

Fu  attorno alle  grandi vie di comunicazione (Via Spluga via Bregaglia, via Priula) che
nel corso degli anni, Svizzera e Italia hanno intessuto una fitta rete di relazioni e di
scambi che sono andate progressivamente consolidandosi, nonostante le vicende belliche
del XX secolo ne abbiano momentaneamente frenato l’intensità.

Nessun commento:

Posta un commento

Ringraziamo.