Il patrimonio di storia e arte
A dimostrazione dei rapporti anche di collaborazione tra le due parti della Bregaglia vale
la pena di citare la donazione fatta sul finire dell’800 al Comune di Bondo, appena oltre
confine, da Giovanni Dolzino, allora sindaco di Chiavenna, di una cospicua somma di
denaro per l’acquisto di attrezzatura scolastica. Nell’ultimo dopoguerra, precisamente nel 1950, nacque a Chiavenna una Società di amicizia italo-svizzera con scopi di conoscenza, collaborazione e valorizzazione culturale tra i due versanti.
Nel 1959 fu la volta della costituzione di un Comitato italo-svizero per gli scavi di Piuro,
che due anni dopo si formalizzò in una vera e propria Associazione italo-svizzera per gli
scavi di Piuro, tuttora fiorente. Essa ebbe sede prima a Berna, poi a Coira e oggi a Piuro.
È una delle poche istituzioni transfrontaliere a carattere culturale, che quest’anno
compie i primi cinquant’anni di vita e comprende soci sia italiani che svizzeri,
rappresentati anche nel consiglio direttivo.
Essa nacque per iniziativa congiunta di un fotografo bernese, Hans Steiner, con alcuni
bregagliotti svizzeri e la Società culturale di Bregaglia da una parte,e di un gruppo di
chiavennaschi dall’altra, capeggiato dal prof. Luigi Festorazzi. Gli scopi erano e sono
quelli di promuovere scavi nella zona dove esisteva il borgo di Piuro, sepolto dalla frana,
e contemporaneamente di studiare e valorizzare la storia di Piuro, il borgo principale della Bregaglia a valle, nei secoli un importante centro commerciale sia per la lavorazione della pietra ollàre, sia per il commercio della seta comasca in tutta Europa.
Suoi abitanti aprirono empori nei principali Stati europei, com’è documentato tra i secoli XV e il XVIII. Già nel ’600, subito dopo la frana del monte Conto che il 4 settembre del 1618 seppellì il borgo con il suo migliaio di abitanti (il territorio apparteneva da oltre un secolo alla Repubblica delle Tre Leghe o dei Grigioni), la notorietà del borgo portò all’uscita di una serie di volumetti sulla frana, a testimonianza dell’ampia eco suscitata dall’evento in tutta Europa. A questo proposito, una pubblicazione dell’Associazione, di cui sono uscite due edizioni, ha raccolto in un libro ponderoso tutti i testi conosciuti usciti nel ’600 sulla frana di Piuro, ma anche prima della rovina.
Piuro nell’XI e XII secolo era unita al Comune di Chiavenna, uno dei primi documentati in
Lombardia, ma successivamente se ne staccò, diventando autonomo e comprendendo
tutta la val Bregaglia fino al Lóvero e alla Casnaggina. Solo nel 1584 si staccò il comune
di Villa, il quale continuò però a dipendere da Piuro per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Nessun commento:
Posta un commento
Ringraziamo.